Dal Pasta Day 2009 a Casa Barilla 2010: il brand come motore di una nuova socialità (evento 2009)
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Dal Pasta Day 2009 a Casa Barilla 2010: il brand come motore di una nuova socialità (evento 2009)
27/05/2011

Rebecca Rabozzi, Redazione Brandforum.it
Il 25 ottobre 2009, in occasione del “World Pasta Day”, la giornata mondiale dedicata alla pasta, Barilla decise di organizzare il primo Barilla Pasta Day per aiutare le persone a riscoprire la “gioia di stare insieme”.

Fotografie di Rebecca Rabozzi, in esclusiva per Brandforum.it (riproduzione riservata).

 

1. L’evento Barilla Pasta Day 2009
In occasione del “World Pasta Day”, la giornata mondiale dedicata alla pasta , Barilla ha deciso di organizzare il primo Barilla Pasta Day per aiutare le persone a riscoprire la “gioia di stare insieme”.
Il 25 ottobre le piazze di tre città italiane (Milano , Roma e Napoli) sono state brandizzate e trasformate per qualche ora in una grande “casa” comune: Casa Barilla.
A sottolineare il successo internazionale della pasta, e di Barilla come brand leader nel mondo, il “Barilla Pasta Tag” è stato festeggiato anche a Berlino e a Monaco con gare e dimostrazioni di cucina (modalità molto più simile a quella del Barilla Day 2010 italiano; leggi l'articolo).
Si poteva infatti accedere alla piazza passando sotto un grande arco a forma di casa blu, colore aziendale del marchio Barilla.
Decine di migliaia le persone  – italiane e straniere (turisti) – accorse per partecipare in prima persona ai festeggiamenti e circa 2.700 fan iscritti al gruppo dedicato su Facebook, i quali già il giorno stesso condividevano in tempo reale commenti, fotografie e video.
Questo primo Barilla Pasta Day – ideato e realizzato dalle agenzie Jakala/Bye Bye Baby e Young & Rubicam – è stato sponsorizzato anche da Radio Deejay e dall’acqua minerale Lilia.
In ogni piazza è stato allestito un palcoscenico per un gruppo dal vivo e per alcuni dj dell’emittente radiofonica: a Milano c’erano Linus e Nicola, a Roma il Trio Medusa e a Napoli La Pina e Diego.
All’una in punto c’è stato un collegamento in diretta in tutta Italia per condividere il gesto di “buttare la pasta”, vissuto sia come rito casalingo, ma anche e soprattutto come strumento di aggregazione tra famigliari e amici. Erano numerosissime le famiglie presenti a far la fila per il proprio piatto di pasta e per poi ritrovarsi (in piedi) attorno a un tavolo per condividere l’insolita ma accogliente atmosfera con i propri cari e con mille altre persone. Sconosciute. Ma appartenenti alla grande famiglia allargata Barilla.
Per agevolare le famiglie, è stato anche allestito un particolare spazio ‘a misura di bambino’ con mini tavoli e piccole sedie, per mangiare ma anche per colorare e disegnare.

 

2. Barilla 2.0: l’evento e il web
Dal 1 al 18 ottobre 2009, nei maggiori centri commerciali d’Italia, sul sito web dedicato o sulla pagina Facebook , è stato proposto un sondaggio (“Scegli tu come e dove organizzare la festa”) per scegliere le tre città in cui organizzare il primo Barilla Pasta Day.
Inoltre, era possibile esprimere la propria preferenza riguardo al colore-simbolo dell’evento, alle ricette da gustare e alla musica da ascoltare.
Il sito web mostrava continui aggiornamenti sulle preferenze dei votanti e le percentuali .
I risultati, resi noti il 19 ottobre, hanno dichiarato location vincenti Milano (Piazza Castello) per il Nord Italia, Roma (Giardini di Castel Sant’Angelo) per il Centro e Napoli (piazza Dante) per il Sud.
Il colore della festa quest’anno è stato il blu delle “Farfalle”; al secondo posto l’azzurro dei “Piccolini” e al terzo il rosso della pasta “Integrale”.
Sono state votate 20 canzoni come ‘colonna sonora’ del Barilla Pasta Day, alcune suonate dal vivo (cover), altre trasmesse nella versione originale.
Tra i brani scelti, grandi successi italiani come “Una splendida giornata” di Vasco Rossi, “Sei nell’anima” di Gianna Nannini, “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero, “Come mai” degli 883, “L’ombelico del mondo” di Jovanotti, “Balliamo sul mondo” di Ligabue e “Domani” degli artisti per l’Abruzzo. Unico brano ‘straniero’ – “Toda joya toda beleza” di Roy Paci.
Otto sono state le ricette scelte, una per ogni nuova linea Barilla (due per la linea Classici).
In occasione del Pasta Day sono state, infatti, presentati i nuovi packaging più moderni e accattivanti per le linee Classici, Piccolini, Specialità, Regionali, Emiliane, Integrale e Tortellini.

 

3. L’allestimento degli spazi
Nel sondaggio era possibile scegliere le otto ricette da servire al Barilla Pasta Day. Ogni ricetta corrispondeva a una diversa linea di prodotti Barilla e a un diverso sugo pronto.
Nelle piazze sono stati allestiti diversi stand, tutti a forma di casa, con i colori dei diversi prodotti.
Nella casa verde delle “Regionali” venivano servite trofie al pesto alla genovese, nelle case gialle le “Emiliane” al ragù alla bolognese e i “Tortellini” ai quattro formaggi; la casa azzurra dei “Piccolini” offriva mini farfalle al pomodoro e basilico, mentre nella casa blu Barilla si cucinavano gli spaghetti alla carbonara (ma anche rigatoni al pomodoro); nella casa rossa “Integrale” si mangiavano pennette rigate con sugo di verdure, e nella casa delle “Specialità” farfalle al pesto alla siciliana; infine, le classiche penne rigate all’amatriciana venivano servite nel nuovo “Pasta Cup”, un bicchierone di plastica da scaldare nel forno a microonde (disponibili direttamente presso lo stand) per avere un pasto caldo subito pronto.
Non è stato posto un limite per le porzioni: ognuno poteva mettersi in fila più volte presso gli stand e assaggiare gratuitamente una ricetta diversa, portando via uno o più piatti (anche per amici e famigliari in attesa), accompagnati da una bottiglietta di acqua Lilia.
Sui tovaglioli di carta e sui piatti usa e getta a bordo blu compariva il marchio Barilla. Su ogni piatto, oltre al logo, era presente anche la scritta “Italy’s N°1 Pasta”. 
Nelle piazze numeroso il ‘personale Barilla’ addetto alla pulizia, per mantenere i tavoli e, in generale, quell’angolo di città nelle migliori condizioni possibili. Un’ottima impressione, dunque: non solo grande attenzione per i propri consumatori, ma anche per l’ambiente.
Un altro punto a favore, che ha soddisfatto i presenti, è stato il giusto grado di cottura della pasta, al dente anche se cucinata in così grandi quantità.

 

4.  La festa continua
Il Barilla Pasta Day non è stato un evento circoscritto a tre piazze italiane.
Barilla ha dato la possibilità ai propri consumatori di partecipare all’evento in ogni luogo, con i propri amici e parenti, direttamente dalla propria abitazione, sempre per condividere “la gioia di stare insieme”.
Dal sito web, infatti, era (ed è ancora) possibile scaricare il “Kit della festa” – menù, segnaposti e segna porta – per rendere ogni pranzo o cena un evento Barilla.

 

In conclusione, il Barilla Pasta Day è stato certamente un evento commerciale per promuovere un importante brand, ma ha avuto successo anche e soprattutto per il suo valore sociale.
Gli italiani hanno avuto la possibilità di riscoprire l’importanza della pasta nella ‘dieta mediterranea’ e la gioia di condividere un momento così semplice ma così vero, tipico di ogni famiglia italiana. Perché in fondo lo sappiamo tutti che… dove c’è Barilla, c’è casa.

 

Leggi l'articolo di Silvia Mussa sull'evento "Casa Barilla" 2010.

 

Per ulteriori riflessioni sul questo evento e sul "Casa Barilla 2010"  rimandiamo a S. Mussa, "Il caso: l’evento 'Casa Barilla' come connessione emozionale" in P. Musso (a cura di), Brand reloading. Nuove strategie per comunicare, rappresentare e raccontare la marca, FrancoAngeli, maggio 2011.

 

Per approfondimenti su casa Barilla 2011

Allegati

A cura di

Rebecca Rabozzi

Redattore Senior
Collabora con Brandforum.it dal 2009

Docente di Content Marketing, Digital Communication & Social Selling e cultore della materia per il corso di "Storia e linguaggi della pubblicità" della Prof.ssa Patrizia Musso presso l'Università Cattolica di Milano, dopo una lunga esperienza in agenzie pubblicitarie di calibro internazionale (tra cui Dentsu Aegis Network e Publicis Groupe), attualmente si occupa di Retail Marketing.

Vai al profilo LinkedIn: Rebecca Rabozzi

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