Dal rinoceronte alla tartaruga: il valore della lentezza nel branding
Brand life
Dal rinoceronte alla tartaruga: il valore della lentezza nel branding
15/10/2013

Mario Morales Molfino, Coordinatore editoriale di www.blog-up.it e Redattore Senior Brandforum.it
Il mondo del branding è entrato da tempo nel tritacarne, ma si possono intravvedere i primi passi in direzione di una innovativa slow-brand-life.

Quando mi hanno presentato il primo computer era un IBM e lo chiamavano calcolatore. Il tecnico del CNR che me ne parlò per la prima volta mi disse: "Con questo nelle stesse ore di lavoro potrai fare il doppio del lavoro e ti resterà il doppio di tempo libero per te".

 

Mi comprai il primo Commodor 64 e poi un'Amiga, per giocare e scrivere; dopodichè sposai Apple e m'innamorai di una mela smozzicata.

 

Ma da un computer all'altro, la promessa non è stata mantenuta. Anzi. Così siamo noi che ci siamo adeguati ai suoi tempi: produciamo di più e talvolta anche meglio, ma non si capisce bene perchè lo spazio per noi si è ridotto e la riflessione ha lasciato il posto all'angoscia, all'ansia da prestazione e nella peggiore delle ipotesi all'indifferenza per l'altro.

 

La velocità d'azione è aumentata spaventosamente e non sono aumentate le remunerazioni ne tantomeno il tempo libero.

 

Tutto questo, soprattutto nelle professioni della comunicazione e soprattutto nel web che brucia tutto quello che produce con tempi da record, non sempre metabolizzabili naturalmente.


Qualcosa non quadra e in questa ottica anche il mondo del branding è entrato nel tritacarne, ma pare che si possano intravvedere i primi passi indietro in direzione della brand-life. Ce lo ricorda in una approfondita analisi, la direttrice di Brandforum nel suo ultimo libro, fotografato da Mario Morales Molfino in http://www.blog-up.it/da-patrizia-musso-slow-brand-chi-va-piano-va-sano-e-va-lontano/

 

 

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