La geniale strategia di comunicazione di House Of Cards
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La geniale strategia di comunicazione di House Of Cards
07/03/2016

Studenti CIMO – Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse
House of Cards sceglie una strategia di comunicazione “fuori dagli schemi” per il lancio della quarta stagione.

Ringraziamo CIMOComunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse – Università Cattolica del Sacro Cuore  – per la gentile concessione alla ripubblicazione del pezzo.

 

 

Frank Underwood si sta preparando alle elezioni presidenziali del 2016 e a mezzanotte di stasera (4 Marzo ndr) sarà in diretta mondiale! Un terzo candidato ? No, stiamo parlando della tanto attesa stagione (la quarta) di House Of Cards, la serie Netflix trasmessa su Sky Atlantic con protagonista Kevin Spacey e che ha usato una geniale strategia di comunicazione per il lancio di questa nuova stagione.   Abbiamo intervistato per voi Alberto Oliva, classe 1984,  un giovane regista teatrale,  esperto di Shakespeare e appassionato della serie.

 

 

So che stamattina ti è arrivata una mail molto importante… Cosa pensi della strategia di comunicazione che Netflix ha escogitato per il lancio della 4 stagione di House Of cards in cui la finzione entra completamente nella realtà?

 

È stato molto emozionante ricevere una mail direttamente da Frank Underwood! Ammetto che non me lo aspettavo proprio e mi sono fatto una grande risata! Geniale idea di comunicazione, che riesce a fondere realtà e finzione in un connubio indissolubile. Infatti per promuovere la serie vengono utilizzati gli stessi sistemi che si utilizzano per la promozione politica della campagna elettorale. [Dal sito personale di Frank Underwood, ai video di propaganda] Ecco che la vera campagna delle Primarie si confonde con quella fittizia.

 

La house of card join the movementgenialità di House of Cards è anche quella, infatti, di viaggiare perfettamente in parallelo con la vera agenda presidenziale. La quarta serie che esce oggi è ambientata nel 2016 e segue passo passo il calendario elettorale che nel frattempo fa notizia sui telegiornali di tutto il mondo. Per noi “esterni” non votanti diventa quindi uguale e ugualmente vera la battaglia tra la Clinton e Sanders e quella tra Underwood e la Dunbar. Stesse strategie di comunicazione, programmi politici credibili, scandali e retroscena continuamente intrecciati tra finzione e realtà.

 

È davvero una nuova frontiera della fiction, che può ambire a incidere sulla realtà. Sono pronto a scommettere che il programma politico di Underwood contro la disoccupazione potrebbe fare incetta di voti se arrivasse veramente alle urne. E poi chi non vorrebbe Kevin Spacey per davvero nello studio ovale dopo Obama, suo grande fan?

 

 


Il rapporto tra Frank Underwood e la moglie è un mix tra Riccardo III e Macbeth, come vedi il dialogo tra questi due personaggi?

 

Il portato shakespeariano che attraversa tutti gli episodi della serie è l’altro motivo per cui ne sono fan. Grande gancio con l’attualità – si diceva – ma anche dialoghi di sapore epico, letterario. Meravigliosa la relazione tra Claire e Francis, che ricalca in maniera fedele le strategie di persuasione e perversione di Lady Macbeth con suo marito. Penso alla puntata finale della seconda serie in cui Claire si rivolge al marito con espressioni rubate al Bardo, ma anche al dialogo che chiude la terza serie. Il mix di attualità e alta letteratura è vincente su tutti i fronti!

 


Come mai secondo te la serie ha così tanto successo?

 

La ragione del successo di House of Cards sta nella forza della sceneggiatura, nella magia degli intrighi di potere nell’America caput mundi e poi, lasciatemelo dire, con la bravura straordinaria di tutti gli attori. Nessuno eccede, nessuno è fuori ruolo e la cura di tutti i dettagli è maniacale. Altissima qualità.
 

 

email di Frank Underwood

 

 

Ringraziamo Alberto per l’interessante contributo e stasera (4 marzo ndr) tutti a vedere l’inizio di questa geniale serie.

 

Alberto Oliva, classe 1984,  è un giovane regista teatrale è laureato in Scienze dei Beni Culturali e diplomato alla Civica Scuola Paolo Grassi di Milano. Ha diretto spettacoli in molti teatri milanesi e in tournée italiana, è anche giornalista e curatore della rubrica Anime Nascoste sul quotidiano Il Giorno, per cui va in cerca di locali e spazi innovativi nella città di Milano.

 

 

Fonte paper: https://cimoinfo.com/2016/03/04/la-geniale-strategia-di-comunicazione-di-house-of-cards/

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