Silvia Mussa, Redattore Senior e Resp. Media Partnership di Brandforum.it
Il racconto dell’evento annuale dedicato agli specialisti della digital communication e dei social media.
Il 22 Giugno la Redazione di Brandforum ha partecipato all'edizione 2016 del Social Media Marketing Day #SMMdayIT2016, l'evento che nella cornice della sede del Sole24Ore a Milano raccoglie specialisti del settore della comunicazione digitale e dei social media per un aperto confronto sui temi più "caldi" dell'evoluzione in atto.
L'incontro, quest'anno anche in live streaming, si è inizialmente concentrato su temi di attualità, lanciando anche “provocazioni” ad effetto come l'ipotetica annunciata morte di Twitter e la progressiva e sempre più calzante commercializzazione di Facebook, per aprirsi in un secondo momento a scenari business-oriented quali la crescita esponenziale dell'e-commerce.
Ecco alcuni degli spunti che ci hanno maggiormente colpito:
L'e-commerce e le imprese
Numeri che fanno girare la testa: più di un miliardo di persone al mondo compra online, con la Cina come capolista della crescita sul web. L'Italia, seppur in fase ascendente, è ancora un fanalino di coda nel panorama della globalizzazione nel fenomeno degli acquisti on-line.
Ciò che fa riflettere è da un lato come ad oggi i dati dell’e-commerce rappresentino un indicatore della competitività delle imprese, dall’altro come l'incompetenza digitale venga vista come una delle maggiori minacce per il futuro dei grandi brand: non per nulla la crescita esponenziale negli ultimi anni nell'e-commerce si sta registrando in un settore ad alta competitività come l'abbigliamento.
(Ph. E-commerce Report 2016)
Anche il comportamento del cliente è un dato interessante relativamente alla sua profilazione e per questo diventa oggetto di studio da parte delle imprese: si è visto come si tende ad acquistare sempre nello stesso sito, così come chi acquista con un'app continua ad utilizzarla; da ciò si può comprendere che chi sta dominando sul mercato dell'e-commerce ad oggi sono i “first movers” cioè coloro che ci hanno creduto fin dagli albori e che hanno saputo fidelizzare il cliente per primi (es. Amazon o Yoox).
Si conclude la riflessione con l'analisi del fenomeno in Italia (ancora in fase embrionale) rispetto agli USA dove appare ormai determinante il ruolo di social visivi, quali Pinterest, nell'orientamento degli acquisti.
(Ph. Brandforum.it)
La gestione dei social network
Sii veloce, sii preparato, sii onesto. Questo il mantra che è scaturito dal dibattito relativo alla comunicazione sui social, in particolare in uno scenario di comunicazione di crisi. Ma non è tutto. E' importante anche rendersi conto che le comunità di interesse sono in continua "migrazione". Non ci sono target definiti, ma nebulizzazioni di aggregazioni e disgregazioni che rendono quindi un'ardua impresa per i comunicatori la focalizzazione sui trend, la comprensione dei movimenti delle persone nel "mare" dei social e la traduzione del messaggio nel corretto canale di utilizzo.
(Ph. Brandforum.it)
Il messaggio non è univoco – ma molteplice. Ecco quindi sfatati alcuni vecchi miti: "sui social siamo tutti uguali, basta dire qualcosa per essere certi di essere letti", in favore dei nuovi quali "essere tra i top pubblicatori per tipologia di argomenti di interesse: sia per capacità di seguito (engagement) sia per frequenza”, “far arrivare follower e reazioni comunicando secondo i principi e gli stili di comunicazione in costante aggiornamento rispetto ai canali con cui si sceglie di comunicare".
Non mancano poi alcuni "trucchi" per catturare i propri utenti su Instagram, Twitter o Google+: hashtag pertinenti sul social “cinguettante”, esaustività e chiarezza su G+, immagini impattanti su Instagram, ecc…
(Ph. Brandforum.it)
Social CRM
Fare Social CRM significa tracciare relazioni complesse in base al potenziale interlocutore e alle sue diversità. Infatti spesso non sappiamo mai effettivamente con chi stiamo parlando. Per esempio, come accade nella vita quotidiana, si può essere utenti, ma al tempo stesso manager di un'azienda. Ciò ci fa comprendere come non ci sia più distinzione tra pubblico e privato, per questo è necessario saper tracciare una relazione in grado di intercettare questo duplice utente. Il CRM deve avere come scopo quello di gestire i touch point con una moltitudine di mezzi – dal telefono, al blog, messenger sino ad arrivare al RSS – ed è fondamentale per questi strumenti conoscerne anche le precise regole.
(Ph. Brandforum.it)
Gli spunti che traiamo pertanto dalla giornata sono tantissimi; le tematiche affrontate sono più o meno note, ma il “plus” è che sono state raccontate dal punto di vista dei social media, dai quali emergono sicuramente panorami inaspettati, ma anche una costante affermazione della centralità dei media web e dei social come estensione del sè e come repertorio sempre più ricco di informazioni e supporti alla vita quotidiana, così come anticipato dalle teorie avanzate sui comportamenti mediali di silver surfers e alla generazione Y. Per catturarli non c'è che affidarsi ad un nuovo dettame: competenza, onestà e – ultimo ma non meno importante – attenzione al mezzo.