Brandforum New York: procede lo storytelling dalla Grande Mela
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Brandforum New York: procede lo storytelling dalla Grande Mela
19/07/2013

    (a cura di Gabriella Vivaldi, Cristina Villa con la collaborazione di Erica Fazio)           Il prezzo da pagare per una dieta equilibrata     Un pensiero ricorrente che faccio ogni volta che mi occupo di fare la spesa qui a New York, è che non dovrò più lamentarmi dei […]

 

 

(a cura di Gabriella Vivaldi, Cristina Villa con la collaborazione di Erica Fazio)

 

 

 

 

 

Il prezzo da pagare per una dieta equilibrata

 

 

Un pensiero ricorrente che faccio ogni volta che mi occupo di fare la spesa qui a New York, è che non dovrò più lamentarmi dei prezzi dei nostri supermercati. Si sente spesso parlare della profonda differenza dei gusti e dello stile d’alimentazione tra americani ed europei. Tuttavia, ciò di cui non si sente mai discutere sono le possibili ragioni di questa discrepanza. É vero che prodotti alimentari maggiormente freschi e naturali, propri della dieta mediterranea, sono disponibili ovunque, specie in una metropoli come questa in cui regna l’abbondanza. Sarebbe quindi abbastanza immediato chiudere quest’argomento semplicemente deducendo che l’abuso del consumo di alimenti artificiali sia una questione di cattive abitudini.

 

In realtà penso ci sia un altro fattore significativo al di fuori degli stereotipi che possiamo creare rispetto ad una cultura: la variabile del prezzo di questi alimenti. Sia il costo di un’alimentazione organica, quindi priva di elementi sintetici come chimici o pesticidi, che quello dell’acqua naturale, supera di gran lunga quello di cibi prodotti industrialmente e bibite gassate.

 

A mio avviso ciò che rende New York soggetta a ricadere facilmente in un circolo vizioso di alimentazione scorretta è che oltre al ritmo di vita intenso a cui ci si sottopone, fatto di pasti preparati in fretta e furia, il costo della vita aumenta considerevolmente rispetto a quello della periferia o delle piccole cittadine satellite. Ai prezzi di mercato imposti, mangiare sano diventa un privilegio di pochi, specie se si considera che molti abitanti della città sono giovani che per perseguire il proprio sogno americano pagano affitti stellari per una piccola camera in centro.

 

Quello che mi ha colpito di più in questo contesto, è stato osservare il forte coinvolgimento del sindaco Bloomberg in svariate campagne di sensibilizzazione contro l’obesità riconducibile all’alimentazione scorretta; intento indubbiamente nobile, che per contro suscita un sorriso spontaneo pensando che la soluzione per questo problema sarebbe un “semplice” ma fondamentale cambio nella scelta dei prodotti della spesa di tutti i giorni.

 

In conclusione, mi sorprende molto pensare che anche la verdura possa rappresentare un ragguardevole strumento di guadagno, ma soprattutto trovo incredibile che molte persone che vivono qui sembrano non essere a conoscenza di questa situazione.

 

 

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Erica Fazio – Laureata nel corso triennale in “Lingue e tecniche per l’informazione e la comunicazione” presso l’Università Cattolica di Milano, con una tesi sullo studio del brand Carnival Cruise Lines e la sua evoluzione comunicativa on e off line.
Ha appena conseguito un diploma in International Business all'università americana SUNY con sede a New Paltz, e sta attualmente proseguendo lo stage previsto dal programma presso la compagnia newyorkese Penton Media. A settembre inizierà un Msc in Marketing presso la Manchester Business School della University of Manchester.

Per i profili di Gabriella Vivaldi e Cristina Villa  v. http://www.brandforum.it/redazione

 

 

 

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