Blur design. Il branding invisibile.
Blur design. Il branding invisibile.
Pino Grimaldi
2014, Lupetti Editore

 

Il testo affronta temi di grande interesse e attualità per tutti gli esperti del mondo della comunicazione, del marketing e del design, proponendo ai lettori delle risposte originali a domande che spesso affliggono le menti di chi, in un modo o nell’altro, con la comunicazione ci lavora.

 

 

“Per chi si occupa di design della comunicazione come attività prevalente, da molti lustri, questo lavoro potrebbe apparire come una sorta di sconfinamento in un settore che nel senso comune appare di pertinenza delle competenze di economia. Ma il mondo è cambiato veramente e come ha detto David Packard (cofondatore della HP): “Il marketing è troppo importante per affidarlo esclusivamente alla direzione marketing” e agli esperti di marketing, aggiungerei. Ma è proprio questa una peculiarità che io credo appartenga alla dimensione indistinta del progetto, elaborare sconfinamenti in discipline attigue, contigue – nelle aree che io definisco blur – proprio perché occupano un territorio trasversale tra i saperi, a volte di netta sovrapposizione.

 

 

Del resto non sono solo in questa convinzione, già una decina d’anni or sono un noto esperto di marketing, Seth Godin, scriveva: “se il marketing post-design e post-produzione è morto, che cosa va a sostituirlo? Il design […] ma un design incentrato sul mercato e capace di integrare nel prodotto il successo stesso del marketing”. Ecco un bel ribaltamento di impostazione, ma tutto questo perché, come dice Morin: “ogni evento cognitivo richiede la congiunzione di processi energetici, elettrici, chimici, fisiologici, cerebrali, esistenziali, psicologici, culturali, linguistici, logici, ideali, individuali, collettivi, personali, trans-personali e impersonali, ingranantisi gli uni negli altri.

 

 

La conoscenza è quindi proprio un fenomeno multidimensionale, nel senso che essa è, inseparabilmente, fisica, biologica, cerebrale, mentale, psicologica, culturale, sociale” (Morin 2007: 8), dunque ridurre il marketing, come pure il design, a discipline unitarie e monolitiche è forse sbagliato. Il marketing è progetto – in ogni caso e comunque vogliamo considerarlo – dunque è un’attività che appartiene a chi progetta e ogni imprenditore a suo modo è un progettista, come ogni designer” (Pino Grimaldi, dall’introduzione di Blur Design).

 

 

Per ulteriori info v.
http://www.faustolupettieditore.it/catalogo.asp?ida=157

 

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Pino Grimaldi, si occupa di design strategico della comunicazione e marketing. Nel 2009, ha ri-fondato Blur, studio di comunicazione e marketing. Ha insegnato Design in università italiane e straniere e attualmente insegna Art Direction nell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

 


 

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