VISA
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La storia di Visa inizia nel 1958, l’anno in cui Bank of America ha lanciato il primo programma di carte di credito con le carte BankAmericard per i consumatori della classe media e i commercianti di piccole e medie dimensioni negli Stati Uniti.

Nel 1974, l’azienda ha fatto il suo ingresso sulla scena internazionale e ha lanciato la carta di debito l’anno successivo, nel 1975. La denominazione “Visa” arriva poi nel 1976, quando la BankAmericard decide di optare per un nome che abbia lo stesso suono in tutte le lingue.

Nel 2007, le attività regionali del brand finanziario, sparse in tutto il mondo, si sono unite per formare Visa Inc. e, nel 2008, l’azienda ha debuttato in borsa con una delle più grandi offerte pubbliche iniziali della storia. Oggi, Visa opera in oltre 200 Paesi e territori, offrendo una vasta gamma di prodotti e servizi accessibili tramite carte, laptop, tablet, dispositivi mobili e altro ancora.

Il logo del brand ha subito varie trasformazioni nel corso degli anni, pur mantenendo una base di lettering costante. Inizialmente, il logo era accompagnato da due linee parallele, una arancione e una blu. Tuttavia, nel 2005 l’azienda ha abbracciato un approccio minimalista, introducendo un marchio denominativo in blu e giallo. Nel 2014, la palette del logo è stata ulteriormente semplificata, riducendola al solo colore blu.

Andando a vedere nel dettaglio i diversi cambiamenti che il logo di Visa ha subito, notiamo come il primo logo del brand fosse formato da un rettangolo dagli angoli arrotondati contenente tre strisce di diversi colori (blu, bianco e giallo), con al centro la scritta “BankAmericard” di colore blu scuro.

Nel 1976, a seguito del cambiamento del nome del brand, i designer incaricati hanno adottato un approccio conservativo, sostituendo semplicemente la scritta “BankAmericard” con “Visa”, ma mantenendo le proporzioni e i colori originali. Fino al 2005, il logo ha mantenuto una struttura molto simile al logo del 1976.

Nel 2014, l’azienda ha preso una decisione significativa, rinunciando alla sua tradizionale palette di colori, caratterizzato dai colori giallo, bianco e blu. Il colore giallo, originariamente associato alle colline della California, è stato eliminato per lasciare spazio solo al blu, che simboleggia il cielo azzurro.

Esiste anche una versione in negativo del logo del 2014, che presenta il nome del brand di colore bianco su sfondo blu.

Nel 2022, il brand ha aggiornato la sua identità visiva. L’obiettivo del restyling era adattare gli strumenti di comunicazione al contesto digitale, ma allo stesso tempo c’era anche la volontà di incarnare nuovi valori e allontanare il marchio dall’associazione esclusiva con le carte di credito.

L’intervento sul logo è stato sottile ma significativo. Il logo è stato di fatto destrutturato, in quanto il logotipo con la scritta “Visa” in blu viene utilizzato separatamente, così come le linee blu e gialle, che costituiscono un pittogramma indipendente. Questa modifica è stata introdotta per preservare tutti gli elementi del logo originale. Nel contesto digitale, come nell’icona di un’app mobile, la versione precedente del logo correva il rischio di risultare poco chiara e poco efficace, mentre questa nuova configurazione assicura una migliore leggibilità e impatto visivo.

Tra i valori che Visa vuole incarnare con il rebranding c’è inoltre quello dell’inclusività: il nuovo pittogramma assume il compito di comunicare il concetto di uguaglianza attraverso il simbolo matematico “=”. La versione a “tre strisce” (quella in cui il bianco è visibile) integra nella brand image i tre principi fondamentali di Visa: “access, equality and inclusion”.

Si ringrazia Sara Quaranta, studentessa della Facoltà di Scienze Linguistiche dell’Università Cattolica di Milano, per aver collaborato alla ricerca delle informazioni e alla composizione di questa LOGO TALE.

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