Pesce d’aprile pasquale per Google Maps e SodaStream: due esempi di Slow Real Time Marketing
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Pesce d’aprile pasquale per Google Maps e SodaStream: due esempi di Slow Real Time Marketing
03/04/2018

Rebecca Rabozzi, Redattore Senior di Brandforum.it
Pasqua e il 1° aprile sono due date molto gettonate per attività di Real Time Marketing pianificabili. Due brand hanno sfruttato il momento in chiave più “slow”.

Pasqua e il 1° aprile sono due date molto gettonate per attività di Real Time Marketing pianificabili.

 

Quest’anno, casualmente, le due occasioni sono state simultanee perché la domenica di Pasqua è caduta proprio all’inizio di aprile.

Coniglietti e uova di cioccolato oppure pesci e scherzi divertenti? Ardua la scelta per i Brand attivi sul web!
Sappiamo bene quanto possa essere difficile per i team creativi esserlo davvero in queste occasioni. Spesso, però, anche soluzioni low budget possono comunque ricevere un buon riscontro da parte del pubblico social.

 

Abbiamo raccolto una serie di post veicolati online (come questo di San Carlo), li trovate alla fine del paper. 

 

 

 

 

Sono due i casi che hanno particolarmente attirato la nostra attenzione: Google Maps e SodaStream.

 

I due brand non solo hanno saputo calendarizzare efficacemente le proprie attività rispetto all’attualità, ma hanno anche aggiunto una sfumatura più “slow” ed è per questo che possiamo parlare di Slow Real Time Marketing.

 

GOOGLE MAPS
Tutti hanno “giocato” – pardon, letto – almeno una volta con le pagine di “Where’s Wally?”, la serie di libri per bambini firmata dall’illustratore inglese Martin Handford.
Le regole del gioco sono semplici: in una tavola molto dettagliata e affollata di personaggi, bisogna individuarne uno bene preciso, Wally (noto anche come Waldo da chi abita in USA e Canada), che indossa sempre una maglia a righe bianche e rosse, un cappello e gli occhiali.

 

Chiunque abbia aperto Google Maps il 1° aprile, avrà sicuramente visto Wally far capolino sulla mappa. Per chi non lo avesse ancora visto, c’è tempo ancora qualche giorno per aguzzare la vista.


“Dov’è Wally?” è davvero perfetto per il giorno di Pasqua perché è a tutti gli effetti un Easter Egg, letteralmente 'uovo di Pasqua' (sono chiamati così in gergo i contenuti extra inseriti ‘a sorpresa’ nei software). Voluto o meno dai suoi creatori, questo gioco di parole rende ancora più oculata la scelta della data in termini di Real Time Marketing.
Questa la call-to-action proposta dal brand: “Wally ti ha invitato a un giro del mondo per il pesce d’aprile. Ha condiviso la sua posizione in Maps, ma si nasconde nella folla. Trovalo insieme ai suoi amici mentre viaggia in tutto il mondo”.

 


Cinque i personaggi di trovare in ogni livello del gioco: oltre a Wally, anche la sua amica Wanda, il cattivo Wigor, il Mago Barbabianca (che utilizza la magia per portare i personaggi in giro per il mondo) e il cane Bau, di cui si riesce a vedere solo la coda bianca e rossa. Trovando Wally è possibile passare al livello successivo, attraversando cinque diversi scenari, dalla Cordigliera delle Ande alle coste dell’Australia, a cui si aggiunge un livello segreto, ambientato al Kennedy Space Center – o meglio – sulla Luna.

 

 


Avanzando di livello, vengono sbloccati dei badge-esperienza: esploratore (Wally trovato in 2 località), esperto (Wally trovato in 5 località), investigatore di segreti (risolto livello segreto), maestro (trovati tutti i personaggi in tutte le località).

 

 

A differenza di qualsiasi “scherzo” da April Fool’s Day, che strappa giusto un sorriso, questa attività permette all’utente di passare del tempo divertendosi. Per cercare Wally è necessario rallentare, isolarsi dalle distrazioni circostanti e concentrarsi. La dimensione slow di questa iniziativa è sottolineata non solo dalla durata dell’attività ludica, ma anche dalla riscoperta digitale di un gioco nato e vissuto sempre sulla carta. Trovare Wally non è una sfida solo per bambini, ma anche per “bambini cresciuti” che possono tornare per un momento alla propria infanzia.


Inoltre, non si tratta di un’iniziativa fine a se stessa. L’ultima schermata di gioco, infatti, svela la finalità ultima: “Puoi trarre ispirazione da Wally e invitare i tuoi amici a seguire le tue avventure. Utilizza la condivisione della posizione per farti trovare sulla mappa (non ancora disponibile sulla luna)”.
La condivisione delle proprie coordinate GPS con uno o più utenti, scelti tra i propri contatti, non è una feature nuova. Sicuramente, però, il messaggio di Wally può essere un utile promemoria per molti, soprattutto per ricordarsi che questa funzione è disponibile anche su Google Maps (e non solo su Whatsapp).


 

SODASTREAM
Il secondo esempio che citiamo è quello di SodaStream, l’azienda israeliana che produce gasatori per acqua.
Sono già molto famosi in Rete i filmati pubblicitari con protagonisti gli attori-idoli delle serie TV, come Mayim Bialik (Amy di The Big Bang Theory), Kristian Nairn (Hodor) e Thor Bjornsson (“La Montagna” del Trono di Spade / Game of Thrones). Si tratta di cortometraggi disponibili solo online (principalmente sui canali social dell’Azienda), in cui l’imponente ironia dei protagonisti dimostra come una scelta efficace del testimonial possa aiutare a veicolare lo stesso spot (e gli stessi prodotti) in tutto il mondo

 

Anche il CEO di SodaStream Daniel Birnbaum ha preso parte in prima persona a uno degli spot ("Join the Revolution"), dimostrando di essere un vero Slow Boss.

 

Per chi si fosse perso i precedenti Slow Web, li riportiamo di seguito.

 

 

 

Inoltre, per l’Azienda non è strano diffondere un filmato proprio in occasione dell’April Fool’s Day (letteralmente, “il giorno degli sciocchi”, ovvero di chi crede agli scherzi il 1° aprile). Già l'anno scorso era stata lanciata la (finta) campagna "NanoDrops" con protagonista Paris Hilton.

Il sito web dello scherzo è ancora disponibile online all'indirizzo nanodrop.org

 

 

Anche quest’anno, a fine marzo, SodaStream ha lanciato un nuovo spot, sempre dalla durata Slow, sempre fruibile solo online (principalmente, pagine Facebook e sito web). Dopo gli altri testimonial di fama mondiale, questa volta il volto noto è quello dell’indiano Reza Farahan, star del reality USA “Shahs of Sunset”.
Lo vediamo immerso totalmente in una vasca da bagno piena di fragole, finché – “ouch!” – una fragola non lo colpisce in fronte. Ed è così che inizia l’evidente parodia di una televendita di prodotti SodaStream. Non stupisce che siano proprio le bollicine dell’acqua gasata con SodaStream il segreto della giovinezza (e del successo) di Reza Farahan!

 

 

La televendita, però è incentrata su un nuovo prodotto: il rivoluzionario “SodaSoak”, un gasatore di dimensioni maxi, ideato per rendere frizzante l’acqua della propria vasca da bagno. E per un bagno ancora più rivitalizzante, sono disponibili anche i nuovi oli da bagno alla frutta.
Per sottolineare i benefici del nuovo gasatore-da-bagno, non poteva mancare anche la testimonianza di Thor Bjornsson, che questa volta compare come testimonial garante (o meglio, sponsor) in un ironico cameo.

 

SodaStream è il precursore per eccellenza quando si tratta di creare prodotti eco-compatibili e comunicazioni divertenti e dirompenti”, commenta nel comunicato stampa Thor Bjornsson. “Mi è piaciuto molto girare questo video e spero che alla gente piaccia lo scherzo”.


I prodotti sono presentati con un’imperdibile offerta lancio e l’irrinunciabile sconto del 98%. Avranno davvero “abboccato” in pochi, ma sicuramente molti avranno cliccato sul sito per avere conferma se fosse veramente un pesce d’aprile.
Il mini-sito GetSodaSoak.com è costruito a regola d’arte, con il giusto equilibrio tra elementi verosimili e assurdi. Troviamo il video in apertura, i dettagli dell’offerta del momento e l’invito allo shopping.

 

 

 

 


Cliccando sul pulsante SHOP SODASTREAM compare il tanto atteso pop-up che svela lo scherzo: il prodotto ancora non esiste, ma “già che sei qui, che ne dici di acquistare alcuni prodotti SodaStream reali?”. Scegliendo il proprio Paese di appartenenza, si arriva al vero sito e-commerce.

 


Cliccando, invece, sul pulsante SHOP BED BATH & BEYOND, si viene indirizzati al sito web della catena americana di casalinghi e accessori. Qui lo scherzo continua!
Con un posizionamento degno della miglior native advertising, il nuovo prodotto SodaSoak risulta già esaurito online. Per acquistarlo, all’utente non resta che visitare di persona uno dei punti vendita degli Stati Uniti. Sicuramente una call-to-action efficace per i più distratti.

 


In fondo alla pagina, un banner segnala la possibilità di uno sconto di 10$ per acquistare veri prodotti SodaStream online in occasione dell’April Fool’s Day.

 

C’è da aggiungere che, in data successiva al 1° aprile, nonostante sia scaduta la validità del buono sconto, la pagina sul sito di Bed Bath & Beyond risulta comunque visibile e un disclaimer segnala di rivolgersi allo store più vicino per avere informazioni sulla disponibile di SodaSoak, prodotto che non può essere acquistabile online.

 

 

 

Tornando al sito GetSodaSoak.com, in fondo alla pagina sono disponibili anche alcune GIF da condividere sui propri canali social.

 

   

Questo tipo di comunicazione permette di utilizzare lo stesso messaggio per rivolgersi in contemporanea a pubblici molto eterogenei: gli utilizzatori di SodaStream, i fan della pagina Facebook (simpatizzanti del Brand, ma non necessariamente clienti), i clienti potenziali.


“Dopo la campagna Nanodrops dello scorso anno con Paris Hilton, Homoschlepiens e Join the Revolution con protagonista il nostro Ceo Daniel Birnbaum, vogliamo continuare a proporre una comunicazione dai messaggi freschi e frizzanti, in perfetto stile SodaStream”, commenta Petra Schrott, Responsabile Marketing di SodaStream Italia, svelando un obiettivo degno di una Slow Factory.

“L’anno scorso abbiamo affrontato il tema della lotta alla plastica, oggi con SodaSoak ci avventuriamo nel mondo del benessere per promuovere, con la leggerezza che ci contraddistingue, un altro importante messaggio: promuovere uno stile di vita più sano, per noi e per l’ambiente che ci circonda”.

 

 

SELEZIONE DI POST SOCIAL

Pesce d’aprile o auguri di Pasqua? Ecco cosa hanno scelto i brand quest’anno!

 


 

 

 

 

 

A cura di

Rebecca Rabozzi

Redattore Senior
Collabora con Brandforum.it dal 2009

Docente di Content Marketing, Digital Communication & Social Selling e cultore della materia per il corso di "Storia e linguaggi della pubblicità" della Prof.ssa Patrizia Musso presso l'Università Cattolica di Milano, dopo una lunga esperienza in agenzie pubblicitarie di calibro internazionale (tra cui Dentsu Aegis Network e Publicis Groupe), attualmente si occupa di Retail Marketing.

Vai al profilo LinkedIn: Rebecca Rabozzi

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