Alessandra Olietti, Redattore Senior di Brandforum.it
Ridare vita ad uno dei simboli del territorio italiano per trasformarli in brand di turismo slow.
Il nuovo anno parte in ottica slow, in particolare nel settore dei beni pubblici e del turismo.
Il Ministro dei Beni Cultuali – Dario Franceschini, allo scadere del 2015, ha infatti siglato un protocollo di intesa con il Ministro delle Infrastrutture – Graziano Del Rio, il Presidente Anas – Gianni Vittorio Armani, e Roberto Reggi – Direttore dell'Agenzia del Demanio, con lo scopo di riqualificare le case cantoniere.
L’idea di dare una nuova vita alle famose case rosso pompeiano, sparse su tutto il territorio italiano e ormai pressoché in disuso, si inserisce a supporto dei nuovi programmi e piani di valorizzazione turistico-culturali del nostro Paese: un progetto che le trasformerà parallelamente in brand per la promozione del turismo sostenibile in Italia.
Si tratta in particolare di immobili il cui nome deriva dai "cantonieri”, operai addetti alla manutenzione delle strade che per esigenze di servizio avevano necessità di alloggiare sul luogo di lavoro; è per questo motivo che si trovano soprattutto nei pressi di reti stradali divenute poi circuiti turistici.
Tra i più famosi il circuito dell’Appia Antica, la via Francigena, le ciclovie Venezia-Torino e Verona-Firenze, il cammino di San Francesco.
Il progetto pilota partirà dal prossimo 30 giugno e vedrà la riqualificazione delle prime 30 strutture, integrandosi alla sistemazione di altri beni pubblici dismessi nella zona di intervento. Verranno nel frattempo definiti il “layout di restauro e manutenzione, i servizi di rete e i modelli da sviluppare per raggiungere i diversi target di mercato”, come ha precisato il Presidente Armani.
Anas ha inoltre lanciato il sito www.casecantoniere.it dove, accanto a mappe interattive e gallery fotografiche, saranno pubblicati i bandi per la gestione degli immobili. Sul sito è inoltre possibile candidarsi come business partner a supporto del progetto.
Una delle idee alla base del progetto è infatti quella di sviluppare, assieme a partner specifici, diversi concept di business in linea con la clientela di riferimento – anche a livello internazionale – che vanno dal relax alla ristorazione, dalla sostenibilità allo sport.
Parallelamente Anas si è occupata di definire il concept di progetto: la “classica” casa cantoniera a due piani prevederà la zona giorno con una serie di servizi aggiunti per la riparazione delle biciclette, ad esempio, e un bar; al primo piano invece si pensa di ricreare una zona notte ispirandosi agli ostelli per un’accoglienza low cost.
Mantenere le tradizioni (verrà mantenuto il colore rosso e le scritte) e al tempo stesso attualizzarle al servizio del territorio è, a parere del nostro Osservatorio, un ottimo esempio di attività a supporto del turismo sostenibile che ben si inserisce in una dimensione slow più ampia.
«Questa rappresenta una delle più interessanti occasioni di collaborazione tra Ministeri – ha affermato Delrio – lo stiamo facendo anche per le ferrovie storiche e turistiche, e per tutto ciò che incentiva la mobilità lenta».
Un progetto che sappia quindi unire accoglienza, ristorazione e aspetti culturali in un’ottica di sostenibilità slow.
Curiosità: l’Anas possiede ben 1244 case cantoniere