Le chiavi di volta del progetto “Musei del Cibo” voluto dall’Amministrazione Provinciale di Parma e coordinato dagli Assessorati all’Agricoltura e al Turismo
Cultura dei prodotti tipici e territorio: queste le chiavi di volta del progetto “Musei del Cibo” voluto dall’Amministrazione Provinciale di Parma e coordinato dagli Assessorati all’Agricoltura e al Turismo. Nati dopo un attento percorso progettuale intrapreso a partire dal 1999, sono oggi organizzati in un'Associazione culturale.
Parma, Food Valley italiana, vanta prodotti tipici d’eccellenza, frutto di tradizioni ed esperienze secolari e campioni di qualità gastronomica. E questa ricchezza merita di essere conosciuta, oltre che sulla tavola, anche dal punto di vista storico, culturale e turistico. È così maturata l’idea di progettare e realizzare una rete di Musei, strategicamente inseriti nel territorio, dedicati a “raccontare” il formaggio Parmigiano-Reggiano, i Salumi tipici – Prosciutto, Culatello, Salame, Spalla, Coppa, … – ed il Pomodoro, che, oriundo dalle Americhe, ha trovato a Parma una delle aree di elezione per la sua coltivazione e trasformazione.
Nascono così il Museo del Parmigiano-Reggiano (inaugurato il 29 novembre 2003 nello storico Casello ottocentesco che sorge all’ombra della Rocca Meli-Lupi di Soragna); il Museo dei Salumi tipici (dal 2 maggio 2004 il Museo del Prosciutto e dei Salumi parmigiani, a Langhirano, nell’ex Foro Boario, in una zona fortemente caratterizzata dalla lavorazione delle carni suine e dalla stagionatura; Il 28 ottobre 2004 inaugurato e aperto al pubblico, a Felino, il Museo del Salame); il Museo del Pomodoro (ospitato a Giarola, nel comune di Collecchio, all’interno di una monumentale corte agricola Benedettina del XIII secolo).
Tra gli eventi legati ai Musei si segnala che il prossimo 15 agosto – Lunedì tutti i Musei del Cibo avranno un'apertura con orario continuato: 10,00-18,00.