Il libro: la cura dallo stress attraverso il potere delle parole
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Il libro: la cura dallo stress attraverso il potere delle parole
16/05/2017

Giulia Giaccon, Network di Brandforum.it
Il ritorno al piacere della lettura come proposito per immergersi nella Slow Life.

Nella realtà frenetica nella quale ogni giorno siamo immersi, risulta sempre più difficile trovare momenti da dedicare a se stessi ed essere slow.

Recentemente a Milano è stata realizzata la fiera del libro, in cui sono state ospitate importanti case editrici italiane: un’ottima occasione per potersi  regalare ore di tranquillità, lontano dalle corse milanesi!

 

 

Attenzione alla sterilità di una vita frenetica”: questa citazione di Socrate fatta secoli fa è stata una previsione lungimirante della situazione attuale che dura ormai da diversi anni nel mondo occidentale.

 

Per quanto non tutti possano essere d’accordo con questo aforisma, non si può negare che oggigiorno il lavoratore comune sia stato travolto da uno stile di vita frenetico, dove la famosa frase “il tempo è denaro” vige sovrana. Giornate subissate da impegni, responsabilità, obblighi hanno portato a stress, panico, ansia.

 

 

La triste realtà è che non si ha più il tempo di coltivare i propri interessi e le proprie passioni. In un certo senso è andato a scemare il concetto di joie de vivre. Anche il più piccolo gesto come bere un caffè al bar con gli amici diventa un qualcosa di meccanico, privo di ogni forma di piacere.

 

Per sovrastare questa condizione – per molti malsana – è nato ed è sempre più in voga il concetto di Slow Life, un richiamo alla tranquillità in un mondo in cui le redini del controllo sono passate in mano alla frenesia. Per qualche momento della nostra vita niente più stress, niente più agitazione: solo quiete e ritorno agli aspetti valoriali più autentici.

 

In che modo trovarla? Semplice: facendo ciò che amiamo davvero.

 

 

 

Anni fa, in un mondo non pervaso dalla tecnologia, lo strumento più efficace, utilizzato fin da piccoli per sognare, era uno e uno soltanto: la lettura.
Attraverso le avventure dei protagonisti di storie incredibili si poteva in un lampo viaggiare per mondi sconosciuti: immedesimandosi nei personaggi, chiunque poteva diventare un eroe.

 

L’incanto, l'agitazione di finire l’ultimo capitolo per vedere il finale della storia, svelare ogni segreto componendo tutti i tasselli del puzzle: tanta era l’emozione provata che spesso nasceva il desiderio di poter essere, un giorno, autore di una storia tanto straordinaria da creare nuovi mondi con il magico potere delle parole.

 

Negli ultimi anni il fascino della lettura sembra aver perso il proprio potere e grandi autori come Emilio Salgari, Antoine de Saint-Exupèry, Mark Twain rischiano di essere dimenticati dalle nuove generazioni.
Ci troviamo davanti a una realtà in cui si hanno da una parte adolescenti lasciati in balia di oggetti elettronici il cui unico interesse è postare e commentare sui social network, dall'altra genitori sfiniti dal lavoro, troppo stanchi per tramandare ai propri figli la cultura letteraria.
Da ciò ne consegue che secondo le statistiche dell’Istat, solo il 42% della popolazione italiana legge in media un libro all’anno.

 

 

 

Per onorare i veri protagonisti della lettura, ossia l'autore e il lettore, Milano ha ospitato lo scorso aprile l'importante fiera "Tempo di libri", realizzata da La Fabbrica del Libro, organizzazione nata dalla collaborazione tra Fiera Milano e Ediser, società di servizi dell’Associazione Italiana Editori. "Tempo di libri" ha ospitato oltre 400 stand e più di 437 editori, da David Grossman a Roberto Saviano per gli adulti, a Geronimo Stilton per i più piccoli. Qui le case editrici come Mondadori, Giunti, Einaudi hanno messo a disposizione del pubblico ogni sorta di libro, dalle novità letterarie ai classici di sempre che rappresentano un pezzo insostituibile di storia.

 

Per gli amanti della lettura la fiera ha rappresentato una sorta di paradiso terrestre, un malinconico ritorno al cartaceo contro la tirannia digitale, da molti considerata come fredda e apatica.

 

 

 

In questa situazione di benessere e calore dato dalla presenza in un unico spazio di migliaia di libri, la vita frenetica quotidiana ha smesso temporaneamente di esistere: niente più scadenze, ritardi, responsabilità quotidiane.
Appena varcato l’ingresso tutto si è annullato, respirando solo la gioia di essere circondati da tanti libri da togliere il fiato. Ogni ospite della fiera ha potuto provare in prima persona la sensazione di tenere in mano un volume, sfogliandone le pagine, sentendone il profumo inebriante di carta stampata.

 

Un libro, come dimostrato dalla fiera, è davvero a mio parere una cura dallo stress: è in grado di restituire a chiunque, per il tempo dedicatogli, quella tranquillità di cui si necessita tutti i giorni.

 

Il grande scrittore Umberto Eco scrisse: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito… perché la lettura è un'immortalità all'indietro”.

 

Sarebbe bello se sempre più persone, leggendo questa frase, si impegnassero affinché il magico potere delle parole ci restituisca sia la capacità di sognare sia quegli attimi di serenità e quiete che tutti noi cerchiamo. Un buon proposito per immergerci nella Slow Life!

 

Giulia Giaccon, nata a Milano, laureanda in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano, ha una forte passione per il mondo della comunicazione, dell’editoria e del giornalismo.

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