La chiusura prevista a -0,7% sarà determinata da una duplice tendenza: la contrazione della raccolta dei media tradizionali a favore di un incremento sostenuto della raccolta dei digital media. A delineare questa previsione è il rapporto “Comunicare Domani 2011” presentato a fine giugno a Milano da AssoComunicazione che riunisce 150 Imprese di Comunicazione, operanti […]
La chiusura prevista a -0,7% sarà determinata da una duplice tendenza: la contrazione della raccolta dei media tradizionali a favore di un incremento sostenuto della raccolta dei digital media.
A delineare questa previsione è il rapporto “Comunicare Domani 2011” presentato a fine giugno a Milano da AssoComunicazione che riunisce 150 Imprese di Comunicazione, operanti in Italia e che rappresentano circa il 75% del mercato nazionale.
Giunta alla sesta edizione, la ricerca è stata introdotta dal Vice Presidente dell’Associazione Peter Grosser; sono intervenuti poi Attilio Redivo, Presidente del Centro Studi AssAP Servizi, che ha illustrato l’andamento dei diversi mezzi in Italia; Marco Muraglia, Presidente della Consulta Media AssoComunicazione, che ha fatto il punto sulla comunicazione italiana; Adam Smith, GroupM Future Director, che ha illustrato i trend degli investimenti e dei consumi nel mondo e in Europa, comprensivi del contributo alla crescita dei differenti mezzi. Una particolare attenzione è stata rivolta all’effetto di quanto avvenuto in Giappone.
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