Liberarsi dal “sistema”, è possibile?
News
Liberarsi dal “sistema”, è possibile?
23/02/2015

La redazione di Brandforum si è messa in gioco e ha voluto sperimentare quanto ognuno di noi sia effettivamente dipendente dalla società in cui è immerso. Come studiosi e appassionati di branding, analizziamo da vicino sovente le dinamiche socio-culturali che ci circondano e per questo ci siamo imbattuti in un’interessante lettura, “Liberi dal Sistema” (http://www.liberidalsistema.com/) […]

La redazione di Brandforum si è messa in gioco e ha voluto sperimentare quanto ognuno di noi sia effettivamente dipendente dalla società in cui è immerso. Come studiosi e appassionati di branding, analizziamo da vicino sovente le dinamiche socio-culturali che ci circondano e per questo ci siamo imbattuti in un’interessante lettura, “Liberi dal Sistema” (http://www.liberidalsistema.com/) di Enrico Caldari1 (https://www.facebook.com/KaldariReport): un libro in cui viene teorizzata l’esortazione all’indipendenza personale nei confronti del sistema sociale, proprio come citato nel titolo del volume.

 

Per capire il proprio livello di dipendenza è possibile fare un test dedicato: Q-Test (http://www.liberidalsistema.com/qtest/), che mira ad aiutare i lettori (e non!) a capire quali aspetti della vita quotidiana possono essere ripensati o riconsiderati per “essere liberi” e “cambiare il mondo partendo da sé”.
È possibile fare il test sia prima, sia durante la lettura del libro, e attraverso una ventina di semplici domande si può prendere consapevolezza di se stessi e del proprio agire sociale.

 

Caldari propone attraverso un approccio olistico e interdisciplinare una sorta di vademecum guidato che mira a portare i lettori a comprendere quali meccanismi sono responsabili di muovere la nostra società e, al tempo stesso, mette a disposizione strumenti e stimoli concreti per iniziare a cambiare la realtà che ci circonda.

 

Diventare imprenditori di se stessi, imparando a darsi degli obiettivi nella vita e agire per poterli raggiungere, limitando le distrazioni causate dagli elementi esterni, quali per esempio il lavoro, il mutuo, lo stress, gli impegni e così via.

 

All’interno del libro sono molti i casi concreti che vengono inseriti e che contribuiscono a dare una visione più completa e dettagliata della realtà stessa.
Il viaggio letterario inizia con un’attenta riflessione sul denaro: l’autore ci guida in un viaggio sull’origine del nostro sistema monetario anche dal punto di vista storico, dal passato fino ai casi più recenti come quello della crisi economica attuale, dei tagli alla spesa pubblica e del fallimento del sistema greco. Non mancano poi temi provocatori (nascita di attività speculative) per incitare a riflettere sul nostro modo di concepire il denaro e per esortare a cambiare la realtà facendo delle “proposte” più che mettendo in scena delle “semplici proteste”.

 

Caldari non perde occasione per proporci una frase che torna come un mantra tra le pagine di questo libro “Think Global, Act Local” per sottolineare come il vero cambiamento parta da noi, dal nostro poterci rendere appunto liberi dal sistema.


Come fare? Secondo l’autore per raggiungere l’indipendenza è necessario lavorare sul proprio benessere fisico e mentale, e per aiutare i suoi lettori a capire quali aspetti della vita possono essere ripensati o riconsiderati per raggiungere l’indipendenza dal sistema propone appunto il “Q-Test”, di cui abbiamo parlato in apertura.

 

Ma di quale dipendenza/indipendenza parliamo?
In primis quella culturale, che segue il motto “il sapere renderà liberi”.


Seconda riflessione: lo “star-bene”, ovvero eliminare la dipendenza dai farmaci e dalle multinazionali farmaceutiche; su questo aspetto l’autore dedica ampio spazio all’industria della salute e al business legato ai farmaci.

 

Terzo punto: l’indipendenza alimentare. In questo capitolo vengono affrontate le tematiche legate al cibo biologico, allo spreco nel settore alimentare e al “banco dei semi”, e parallelamente viene proposto un approccio innovativo alla produzione agricola, con specifiche riflessioni sulla necessità di avere una biodiversità generalizzata in campo vegetale e non solo.

 

Altro aspetto preso in considerazione all’interno di “Liberi dal Sistema” (http://www.liberidalsistema.com/) è il muoversi verso l’obiettivo dell’indipendenza energetica: in questo capitolo l’autore presenta alcune invenzioni che, seppur datate, si presentano come interessanti e curiose, e che dimostrano come sia possibile ottenere, ad esempio, energia pulita. Anche in questo capitolo non mancano riferimenti a casi concreti attuali come l’importazione di petrolio dalla Libia o il gas dalla Russia.

 


Il “successivo passo verso la libertà” è, secondo Caldari, l’indipendenza finanziaria: come un cerchio che si chiude, l’autore ci riporta al tema del denaro. Per meglio esplicitare questo concetto si rifà a Simone Perotti, ex dirigente aziendale che è riuscito a realizzare il suo sogno di scrivere e navigare, dando vita ad un progetto fuori dal comune.

 

Una lettura semplice, ma al tempo stesso ben strutturata per la rilevanza dei temi affrontati. Un’opportunità per comprendere meglio e con maggior consapevolezza come funziona la nostra società.
Liberi dal Sistema” è disponibile in e-book o in formato cartaceo.


1  Enrico Caldari, esperto di comunicazione e sostenibilità, laureato in Scienze Statistiche e dottorato in Sociologia e Ricerca Sociale, è stato giornalista, manager e consulente. Ha dedicato anni a ricercare e sperimentare strumenti pratici per il Cambiamento e nel 2013 ha co-fondato Q Institute, il primo istituto nato per diffondere conoscenze e tecniche per rendersi indipendenti e felici, ideando il Percorso Q Life.
 

A cura di

Ti potrebbe interessare anche...

In collaborazione con ALMED, Brandforum.it organizza la VII edizione dello Slow Brand Festival, evento culturale realizzato con l'Associazione l'Arte del Vivere con Lentezza. La prima tappa sarà un workshop a porte chiuse.
Valfrutta e Disney hanno collaborato per la creazione di tre nuovi packaging per i frullati 100% Veggie della cooperativa bolognese, mettendo in risalto la figura di Topolino, rivisitata in chiave artistica.