Paddy Power, uno dei grandi player mondiali delle scommesse sportive online lancia una campagna “fine del mondo”.

L'abbiamo vista sulla Rosa proprio un giorno prima della sventurata premonizione Maya e speriamo proprio che ne leggiate in queste righe anche dopo, tra profumi di panettoni e luminarie piene di speranze fortunate. 

La campagna, firmata dall'agenzia E001 di Vincenzo Pisano, curata da Rosario Pisano (Art) e Roberto Tarditi (Copy) di Twentyfourseven, non rinuncia alla tradizionale  verve ironica ed esce con una media strategy tutta particolare, diventando protagonista per un giorno nella Gazzetta dello Sport con la copertura di 12 pagine di cui due manchettes al fondo della prima pagina nelle quali si attira l'attenzione, dieci piedi pagina che rilanciano una domanda semi teaser e una pagina intera per chiudere con la promessa che i vantaggi Paddy Power continueranno anche dopo la fine.

L'approccio più divertente si può godere nei dieci piedi pagina in cui si affrontano con tono spiritoso e talvolta tagliente temi scottanti di attualità sportiva; il tutto declinato tra positivo e negativo, per sollecitare una risposta su quello che vi portereste o lascereste volentieri nel caso di fine del mondo.

Come ad esempio: “Valentino Rossi di nuovo su una moto vera” o “la Nazionale azzurra di nuovo sconfitta dopo il solito primo tempo promettente”. “Un campionato del mondo Rally in cui vince qualcuno che non si chiami Sebastian Loeb” o “Una formula 1 in mano a gommisti e aerodinamici, avvincente come guardare la vernice che asciuga”. Lo sport, quello vero, di Alex Zanardi e degli altri super uomini (e donne) della squadra paraolimpica” o “L'anti-sport dei sub-uomini protagonisti di scommessopoli…

Nella pagina intera la risposta: state tranquilli perché anche se sta per finire il mondo i POWER BONUS di paddy Power, valgono anche nell'aldilà. 

Una campagna allegra che cavalca una piccola ansia con sottile ironia. Uno stile di taglio anglosassone così come testimonia la radice irlandese di Paddy Power in cui il gioco è davvero per giocare e non per risolvere la vita.