Pizzeria Spontini: la Pizza Margherita può diventare un brand?
Brand in Italy
Pizzeria Spontini: la Pizza Margherita può diventare un brand?
30/09/2011

P. Mastrilli, Redazione Brandforum.it
Inauguriamo con questo articolo una nuova area tematica della sezione Brand in Italy esclusivamente dedicata alla storia di “local brands” caratterizzati da una forte fidelizzazione e notorietà presso il pubblico di una certa città o regione (come il milanese Spontini). Segnalateci i vostri preferiti: info@brandforum.it

1. Un pò di storia

Se diciamo Pizza Margherita e Milano, la prima associazione per i milanesi è la Pizzeria Spontini. Nata prima della seconda guerra mondiale, quando “numerosi toscani arrivarono a Milano e aprirono dei luoghi di ristoro chiamati ‘Cibi cotti’, sorta di piccole rosticcerie o trattorie economiche, divenne poi nel 1953 la Pizzeria Spontini. Sorta nell'omonima traversa di Corso Buenos Aires, qui si poteva comprare e asportare il trancio di pizza al pomodoro, solo ed esclusivamente con questo condimento” (cfr. http://www.pizzeriaspontini.it/la_storia.html ). 

 

Nonostante l’avvicendarsi delle generazioni, la pizzeria continua a rispettare l’antica ricetta ed è per questo che la pizza al trancio Spontini ha segnato, sin dagli anni ’50, la storia della pizza al taglio a Milano ed è tuttora un’istituzione per i milanesi.

 

Nel tempo, Spontini ha visto l'apertura di nuove sedi in diverse zone di Milano (in tutto ora 4), con uno studio accurato degli spazi di consumo, dalla location alle divise degli inservienti. Significativa, a questa proposito, la recente inaugurazione del ristorante in via Marghera, che ha visto toccare quota 1500 persone in meno di quattro ore. L’evento è stato segnalato anche da Repubblica Milano.it che ha immortalato i fan disposti ad attendere sotto il sole, con una lunga coda da affrontare, un trancio di pizza Spontini e una bibita (gratis).
 


2. Il concept Spontini

“Concepita come un take-away, la pizzeria era arredata semplicemente con una mensola d'appoggio in formica, in una piccola stanzetta, senza tavoli ne comfort. Presto il nome Spontini crebbe diventando sinonimo di qualità, favorito dall’alta specializzazione ottenuta scegliendo il concetto del monoprodotto, che oggi continua ad essere vincente” (cfr. http://www.pizzeriaspontini.it/la_storia.html).

La pizzeria mantiene l’arredamento minimale e lineare, con bancone e forno bene in vista. È sempre affollata ma non accetta prenotazioni, si mangia e si viene invitati a lasciare libero il tavolo. Questa scelta rientra appieno nell’ottica del concept aziendale basato sull’impronta di un classico take-away.

 

La pizzeria Spontini è per i milanesi sinonimo di qualità, per l’ottima reputazione di cui godono i suoi ingredienti, sempre freschi e genuini.  La famiglia Spontini si focalizza ormai dal dopoguerra sul “trancio di pizza margherita”, quindi invece di puntare su diversi tipi di pizza, con una strategia pluriprodotto, l’Azienda incanala le sue energie per riuscire al meglio nell’intento di cucinare per i suoi clienti milanesi il miglior trancio di margherita (in due misure).

 

La gestione del monoprodotto è sicuramente più semplice e redditizia dal punto di vista aziendale, “un monoprodotto ha tutta una serie di vantaggi competitivi che hanno come logica conseguenza d’incidere sulla decisione di prezzo; infatti un monoprodotto godendo di una standardizzazione produttiva può sfruttare tutta una serie di economie di scala e di ‘esperienze’ che invece non possono essere prese in considerazione di aziende che dispongono di più prodotti. […] Avere un monoprodotto vuol significare avere la possibilità di prendere decisioni di prezzo che sono veramente in grado di favorire la penetrazione di un mercato, di un segmento come anche il consolidamento o lo sviluppo della propria presenza; sbaragliare la concorrenza che offre più prodotti, diventa una cosa semplice e naturale per chi può decidere un prezzo per monoprodotto” (v. A.  Foglio, Decisioni di Marketing e Problem Solving, Franco Angeli, p.270).

 

3. Spontini tra tradizione e innovazione

La pizza Spontini sta cercando di posizionarsi come un vero brand milanese, soprattutto tra i giovani attraverso i quali il passaparola viaggia molto velocemente sulla rete. Così, attraverso le pagine Facebook, fa imperversare il buzz marketing, cercando di alimentare le conversazioni a suo favore e il numero dei fans. La pizzeria infatti gode di parecchie pagine, di cui una fan e le altre segnalate come luoghi di registrazione, e 4 gruppi a lei dedicati (un fattore interessante che però non viene segnalato sul sito ufficiale). 

 

All’interno della fan-page  (creata dal figlio del proprietario) l’Azienda stimola l’interazione diretta con i propri fan (oltre 600 al momento in cui scriviamo) e fra i fan stessi, adattando il suo tono allo stile di conversazione tipico dei social network, quindi piuttosto giovane e informale; si richiedono pareri, si postano commenti e si pubblicano foto. Per quanto riguarda invece i gruppi, si tratta di spazi conversazionali dove è possibile ritrovare commenti, a volte anche nostalgici, e discussioni inerenti la pizzeria. Una vetrina di visibilità sì, ma anche un rischio per la pubblicazione di commenti negativi da parte dei clienti insoddisfatti, ben pochi fortunatamente. Quali saranno i prossimi passi del brand Spontini?

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